“La guerra è finita”. Quante volte?
Sulla torre di comando della Lincoln spiccava uno striscione enorme: ‘Missione Compiuta’. Era il tema di fondo della visita di Bush” (Ansa, 2 maggio 2003).
“Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa ed era una minaccia e ora non lo è più: lo ha oggi detto il presidente americano George W. Bush, rispondendo a domande di giornalisti alla Casa Bianca. Bush ha ribadito che gli Stati Uniti resteranno in Iraq fin quando la loro missione non sarà compiuta, confermando l’impegno alla ricostruzione e alla democratizzazione del Paese e dicendosi ‘ottimistà sul conseguimento degli obiettivi. Quanto al rinvenimento delle armi di distruzione di massa, esso è ‘solo questione di tempo’” (Ansa, 2 luglio 2003)
“Concittadini, in Iraq stiamo combattendo per vincere e stiamo vincendo” (George W. Bush, Ansa, 31 gennaio 2006).
“Manterremo la rotta. Aiuteremo la giovane democrazia irachena a trionfare. Sarà un importante trionfo ideologico nella grande lotta del XXI secolo” (George W. Bush, Ansa, 30 agosto 2006).
“E’ mia responsabilità dare agli americani una valutazione sincera di quanto sta accadendo in Iraq. Stiamo vincendo” (George W. Bush, Ansa, 25 ottobre 2006).
“Non stiamo vincendo e non stiamo perdendo” (George W. Bush, Ansa, 19 dicembre 2006).
“La situazione in Iraq è diventata inaccettabile per gli americani e anche per me. Mi assumo la piena responsabilità degli errori commessi. E’ chiaro che dobbiamo cambiare la nostra strategia” (George W. Bush, Ansa, 11 gennaio 2007).
NOV 2008 – Stati Uniti e Iraq firmano il patto di sicurezza con cui gli Usa si impegnano a ritirarsi definitivamente dal Paese entro il 2011.
GIU 2009 – Dopo sei anni dall’invasione, le truppe Usa si ritirano dalle città.
19 AGO – Le ultime truppe Usa combattenti lasciano il Paese.
FEB 2011 – Rafid Ahmed Alwan Al Janabi, il dissidente iracheno che convinse gli Usa dell’esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq, ammette di aver mentito.
12 DIC – Il presidente Usa, Barack Obama, dichiara che la guerra in Iraq è finita. Gli ultimi 4.000 soldati americani ancora in Iraq lasceranno il Paese entro il 31 dicembre. Al momento di maggiore presenza, il numero dei militari Usa era arrivato a 170mila
L’annuncio èarrivato il giorno dopo che in Libia un altro dittatore è stato ucciso e un Paese è stato liberato, senza bisogno di una guerra. Il vicepresidente Joe Biden aveva detto giovedì: «Abbiamo speso due miliardi di dollari e non abbiamo perso neanche un soldato».
Il paragone era implicito: il conflitto iracheno è costato la vita a oltre 4400 soldati americani (per non parlare delle vittime irachene, e degli alleati) e mille miliardi di dollari. Adesso però Obama dovrà fare i conti con l’opposizione repubblicana, preoccupata di un Iraq sempre più vicino e influenzato dall’Iran. Nel momento in cui le ultime truppe Usa lasceranno il Paese.
24 dicembre 2011: Romney attacca Obama: “Sbagliato lasciare l’Iraq” (La Stampa).
La guerra è finita. Finita?
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