Marjane Satrapi, Persepolis, Francia 2007

Una standing ovation di 15 minuti a Cannes per questo film di animazione. Marjane è una ragazzina iraniana dal carattere ribelle, che ci racconta con sguardo ironico e delicato i cambiamenti avvenuti nel suo paese alla fine degli anni settanta: dalla caduta dello Scià alla Repubblica Islamica. Cresciuta in un ambiente cittadino borghese ed educata da genitori molto moderni, è per lei difficile vivere sotto le dure leggi che sono state imposte dopo la caduta dello Scià. “L’Iran non è più un posto per te” dice sua madre, allora si trasferisce a Vienna. L’occidente è molto diverso rispetto a quello che si aspettava, qui è al sicuro dalla dittatura, dalla guerra con L’Iraq, ma affrontare l’adolescenza lontano da casa diventa quasi impossibile. Ma nel lungo e difficile percorso di crescita Marjane non è sola, è accompagnata da figure bellissime che le saranno da esempio. Come lo zio condannato a morte che le regala, durante la sua unica visita in carcere, un cigno fatto di mollica di pane o la nonna che profuma di gelsomino, i cui saggi consigli l’aiuteranno a non dimenticare mai chi è nei lunghi anni lontani da casa. Un’animazione raffinata e pungente, che fa ridere e commuovere, che racconta la storia di un paese ma prima di tutto di una vita.
Marjane Satrapi è un’illustratrice iraniana che vive e lavora in Francia. Prima di arrivare al film, racconta la sua storia in una grafic novel omonima da lei illustrata. Il film ha ricevuto molte critiche da parte del governo iraniano che lo accusava di presentare in modo irrealistico i risultati ottenuti dalla Rivoluzione Islamica.
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