Imparare a Comunicare.

Anselmo Grotti
Il Liceo Scientifico e Linguistico “Redi” propone da un paio di anni un nuovo sito specificatamente dedicato alla comunicazione: non a caso si chiama Come Comunicare ). Perché la domanda Come comunicare? Ci hanno fatto credere che comunicare bene voglia dire convincere un altro a fare qualcosa. Quante volte abbiamo sentito dire: “se non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo è perchè non abbiamo comunicato bene”. Ci hanno fatto credere che l’interlocutore deve essere considerato un target, un “bersaglio”. Pensiamoci bene: se l’altro è un target per la mia comunicazione, vuol dire che intendo la comunicazione come una pistola. E l’altro è un oggetto. Anzi: un soggetto che devo far diventare oggetto, sottoposto alla volontà di chi ha in mano l’arma.
E ci hanno fatto credere che la comunicazione dovesse avere un centro da cui irradiarsi, verso la periferia. Una emittente, e tanti ricevitori. Chi produce i programmi, decide il palinsesto, stabilisce quali debbano essere i gusti e gli interessi dei “consumatori”, “spettatori”, “fruitori”. Insomma, gli “utenti finali”. E hanno creato un sistema dei media che non rende il mondo un villaggio in cui sia possibile incontrarsi e conoscere. No: hanno preferito rendere mondo il loro villaggio, rendere universale il loro provincialismo. E la tv non è diventata una finestra sul mondo, ma una finestra sul cervello del consumatore.
Come comunicare? Semplicemente rendendo giustizia a questa parola. Non c’è un soggetto che comunica mentre l’altro si limita ad ascoltare. La comunicazione autentica è fatta di interpretazione: parlo in modo che l’altro possa comprendermi; ascolto in modo da ricostruire quanto l’altro sta dicendomi. E non si tratta solo di una impostazione filosofica. Internet ci libera – se lo vogliamo – dal modello centralizzato del broadcasting: uno parla e gli altri ascoltano. Il modello delle dittature, tutto sommato. Invece la Rete è – appunto – un reticolo: ciascuno produce informazione, la trasmette, la rielabora, ne usufruisce.
Come comunicare? Nel nostro sito ciascuno è soggetto: lo è quando legge, ascolta, guarda quanto altri hanno segnalato, lo è quando a suo volta segnala e condivide con altri quanto ritiene importante. Nell’era dell’informazione in sovradosaggio, ci sono tantissimi “saperi” capaci di interessarci, di entusiasmarci, di farci crescere. Fuori dagli obblighi del sistema dei media elefantiaci. E l’integrazione coinvolge sia le relazioni on line che quelle in presenza (vedi: ”Incontriamoci”).
Venite a visitarci sul sito www.comecomunicare.eu: per leggere, per documentarsi, per intervenire, ma anche per scrivere, segnalare un libro, un film, un sito, una esperienza p una attività. Comunicare significa interagire tra soggetto e soggetto, non essere passivi spettatori di un flusso di immagini e parole decise da altri-
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