L’arte è nel nostro DNA di Irene Severi III C

L’ARTE E’ NEL NOSTRO DNA
di Irene Severi III C
Liletta Fornasari, rettore della Fraternita dei Laici, aspetta sorridente gli studenti in Aula Magna. Parla dell’arte come se fosse il suo ossigeno. Spiega agli studenti che l’arte fa parte del nostro DNA e che dobbiamo soltanto comprenderla ed apprezzarla. Spiega che l’arte è capace di coinvolgere, emozionare e far riflettere. Riesce ad ipnotizzare ogni studente in quell’aula. Infine parla di talenti e dichiara che ognuno di noi ne ha almeno che può far parte di qualsiasi ramo artistico; perché l’arte è composta da vari rami ed è per questo che in un secondo momento gli studenti vanno a dividersi in sette gruppi.
Il gruppo di pittura – invaso da presenze femminili – è capitanato dall’artista Nadia Cascini, la quale ha steso un grande foglio bianco su alcuni banchi. Spiega di voler giocare con i colori e con il miglior mestiere del modo: l’artista. Dopo essersi presentata fa presente agli studenti rapiti dalle sue parole e dai suoi sorrisi che l’arte è un grande gioco tramite il quale si trasmettono le emozioni più nascoste.
L’esperto di design ha scritto alla lavagna alcune indicazioni per fare in modo che gli studenti realizzini una nuova disposizione dei mobili presenti nell’aula nella quale si trovano. Il progetto interessa subito gli studenti, così iniziano col creare un un disegno, grazie al quale potranno poi realizzare la loro idea.
L’esperto di architettura, un studente universitario, spiega ai suoi studenti come realizzare una città, illustrando loro l’organizzazione urbana. Tramite un video spiega ai ragazzi come organizzare la distribuzione spaziale durante la creazione di un progetto. Suddivide in alcuni punti fondamentali il lavoro da svolgere. Alcuni degli studenti, molto interessanti e attenti, fanno domande e chiedono definizioni di termini tecnici al giovane studente universitario.
La chitarra elettrica e la voce splendida della cantante della band che si occupa del gruppo di musica mette allegria a scuola. Gli esperti musicali sono tutti insegnanti alla scuola di musica Coradini di Arezzo e danno la possibilità agli studenti di suonare assieme a loro. Uno degli esperti spiega ai ragazzi presenti che per suonare e occuparsi di musica la preparazione classica è fondamentale, aggiunge quindi che tutti loro hanno studiato anni al conservatorio. Il tecnico del suono della band disegna alla lavagna la struttura di un microfono e spiega agli studenti come modifica il suono quando passa da uno strumento del genere.
In palestra sono radunati gli studenti che assieme all’insegnante Amina Kovacevich si cimentano su divertenti esercizi di recitazione. Amina fa fingere agli studenti di essere modelli di successo che devo sfilare e poi gli fa interpretare il ruolo degli innamorati. I ragazzi sono molto divertiti e attratti dal diventare chi non sono di solito nella loro vita.
Francesco Botti, guida del gruppo di scrittura, parla agli studenti di concretezza. Fa scrivere loro un piccolo racconto e li invita ad inviare alla sua mail i loro scritti, si offre di correggerli e dare loro alcuni suggerimenti per migliorare. L’esperto riesce a motivare ragazzi che hanno la continua convinzione di scrivere in modo poco interessante e banale.
Nel gruppo di fotografia si scattano foto che come tema abbiano il rosso, si parla di realizzare in modo corretto le idee e si discute sull’importanza della professionalità. Si trovano in ogni angolo dell’istituto studenti con macchine fotografiche.
L’assemblea di istituto ha avuto un risultato positivo e un alto tasso di partecipazione.
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