Una proposta per le scuole del centro ad Arezzo

Il Liceo “Redi” propone la convocazione di un tavolo di lavoro tra le scuole del centro di Arezzo, gli enti locali, gli enti pubblici proprietari di immobili per fare il punto sulla situazione e immaginare un piano a più scadenze (immediate e a medio termine) che punti a risolvere in modo organico la situazione di carenza di ambienti adeguati per le scuole. La scuola svolge un ruolo di formazione di estrema importanza per tutti. Noi intendiamo svolgere nel migliore dei modi questo compito, ma riteniamo di avere il diritto di chiedere che ci siano le condizioni strutturali per poterlo fare. Le scuole si meritano ambienti sicuri, accoglienti e anche belli. Se l’istruzione è importante non dobbiamo dirlo a parole e smentirlo nei fatti.

Una serie di scuole in centro proteggono e valorizzano l’intera città storica. Ci si lamenta da più parti del suo svuotamento, della desertificazione, del degrado. Le scuole sono anche un presidio per tutta la cittadinanza di legalità, custodia degli ambienti, allontanamento di esercizi discutibili come le slot machine e le video lottery.

Quanti immobili in centro giacciono inutilizzati, vandalizzati, depredati, come luoghi di malaffare e pericolo urbano? Si pensi solo a via Petrarca: ex Telecom, ex Enel… o via Garibaldi, la ex caserma accanto alla casa circondariale… Sono beni pubblici. Vogliamo lasciarli andare in malora mentre i nostri studenti si accalcano in aule strette e senza laboratori?

Nell’immagine sopra l’intervento del Dirigente Scolastico del Liceo “Redi”, prof. Anselmo Grotti, alla Nazione – che fa seguito a molte precedenti proposte sul “campus” nel centro storico.

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